Diventare Volontari: Racconti di una scelta

Vi proponiamo alcuni stralci più significativi delle testimonianze dei nostri volontari che hanno fatto esperienza presso l'Hospice di San Cesario:

"La cosa che ho capito è che non bisogna avere paura di avere paura e che devo presentarmi per quello che sono e non fingere di essere la "volontaria perfetta" " (M.)

"All'inizio ero terrorizzata: volevo fare volontariato, ma avevo paura di non saper fare, di non saper affrontare le situazioni che avrei incontrato, di non saper trovare la parola giusta per essere d'aiuto… Pensavo di non poter essere d'aiuto per via della mia emotività, ma poi affiancando la volontaria tutor mi sono sentita sostenuta ed è stato come essere spinta dalla vita, comprendendo che sono proprio le emozioni che ci permettono di entrare in contatto con gli altri e con noi stessi… ed è stato un vero è proprio scambio tra quello io posso dare e quello che può darmi questo tipo di volontariato…" (C.)

"Inizialmente non mi sentivo all'altezza, avevo paura di legarmi affettivamente alle persone che avrei incontrato e di soffrire per la loro perdita, ma ha prevalso la spinta del pensiero che nessuno deve morire da solo… e tutto è avvenuto naturalmente grazie ai momenti di confronto ed elaborazione dei nostri vissuti nel gruppo con gli altri volontari…" (C.)

"Proprio io che da familiare di paziente qui in Hospice chiudevo la porta e non lasciavo entrare i volontari, poi ho capito quanto invece possa essere importante e ho deciso di far parte anche io di questo gruppo, potendo aiutare gli altri partendo anche dall'elaborazione dell'esperienza che avevo vissuto." (E.)

"Quando sono entrata la prima volta in Hospice per fare affiancamento con una volontaria tutor mi sembrava di sentire il cuore nelle orecchie per quanto era forte l'emozione… e avere la volontaria affianco mi aiutato tanto a permettermi di ascoltare l'altro e me stessa..." (A.)

"La cosa che mi spaventava all'inizio era il pensiero di affrontare la perdita delle persone che non avrei più incontrato, poi questo posto ti aiuta ad elaborare e fare i conti con il limite, accettare quello che fa parte della vita poi…" (R.)

"Quando sono rientrata in Hospice da volontaria, dopo il tempo per elaborare il mio lutto, rientrare in quella stanza che avevo vissuto come familiare di un paziente, supportata dalla psicologa e della volontaria tutor, mi ha permesso di poter sostenere anche le altre persone che man mano ho incontrato…" (F.)

"Avendo avuto diverse esperienze personali e sapendo quanto per un paziente e per un familiare possa essere importante in alcuni momenti poter avere qualcuno con cui scambiare un parola, ho deciso di dedicare un po' del mio tempo anche per questo…" (E.)